Partendo dalla sua esperienza di docente, l’autore offre al lettore un punto di osservazione lucido e impietoso su quel grande porto di mare che è il mondo dei supplenti al Nord, tra le mille storie del precariato e le ventate di esclusione.
Un diario in presa diretta da cronista sul campo e una scrittura di getto evocano emozioni, senso di spaesamento, etica della responsabilità, il tutto vissuto nelle diverse tappe in cui si snoda l’anno scolastico.
Percorsi a volte drammatici, tante vicende umane e professionali che si intrecciano e si plasmano sul comune denominatore del lavoro nelle scuole del Nord.
Giulio Di Luzio è nato e vive in Puglia. Attivista antimilitarista, dagli anni Novanta trascorre un lungo periodo di precariato giornalistico, scrivendo su Bergamo-Oggi, il manifesto, la Repubblica, Liberazione, Il Corriere del Mezzogiorno.
Ha all’attivo già la pubblicazione di numerose opere:
- I fantasmi dell’Enichem, 2003
- A un passo dal sogno, 2006
- Il disubbidiente, 2008
- Brutti, sporchi e cattivi, 2011
- Clandestini, 2013
- Non si fitta agli extracomunitari, 2014
- La fabbrica della felicità, 2016
- Fimmene, 2017
- Tuccata, 2018
- La libertà negata, 2021, tradotto in tedesco e francese
- Apartheid all’italiana, 2021, tradotto in tedesco.
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